Abbiamo aspettato i primi dati ufficiali e le prime impressioni sul Vinitaly. Volevamo avere dati significativi prima di analizzare la forza di questo evento. Durante il nostro viaggio tra gli stand abbiamo deciso di dedicare una giornata ad osservare e misurare. Intenti sicuramente meno gradevoli del godimento dell’attività degustativa ma vi assicuro che a questo piacere non abbiamo rinunciato.
Eravamo interessati a capire se il Vinitaly era a misura di degustatore. Facilità di accesso, tempi di attesa, disponibilità di parcheggio. Ma anche le soluzioni offerte per raggiungere il Verona fiere, il comfort e la fruizione dei servizi.
I numeri del Vinitaly
Ebbene non possiamo analizzare questi aspetti se non prendiamo in considerazione un dato fondamentale, il Vinitaly quest’anno ha superato le 128 mila presenze. In media otteniamo 32 mila presenze al giorno se le suddividiamo per i 4 giorni di evento. Per renderci conto dei numeri basta fare una comparazione con gli stadi italiani.Il San Siro ha una capienza di circa 80.000 posti, lo stadio Olimpico di circa 72.000 posti, lo Juventus Stadium contiene circa 41.000 persone.
Prima di rilasciare giudizi sulla validità del Verona Fiere dovremmo quindi renderci conto che di fronte a questi numeri non possiamo aspettarci le hostess che ci aspettano all’ingresso e ci accompagno agli stand. Purtroppo di giudizi boriosi durante la manifestazione se ne ascoltano molti, forse dettati più dall’interesse del partecipante di evidenziare le mirabolanti esperienze fatte in chissà quali altri fantomatici lidi che non alla valutazione di quanto si stia godendo.
A questo aggiungiamo un altro numero interessante. Siamo arrivati alla 52° edizione, 52 anni di presenze, 52 volte in cui gli appassionati e professionisti hanno partecipato al Vinitaly. Qualcosa vorrà pur dire.
Accesso e fluidità
La nostra giornata è iniziata alle ore 9.30, quando ci siamo presentati con la nostra automobile davanti al parcheggio del Verona Fiere, esattamente dove si trova l’ingresso Re Teodorico. Per raggiungere l’area sosta dal nostro albergo distante 7,2 chilometri abbiamo impiegato poco meno di 20 minuti. Alle 9.41 eravamo con il biglietto in mano per attraversare la strada che ci divideva dall’ingresso. Vi sembra che abbiamo aspettato molto? Ricordatevi i numeri, 32 mila persone al giorno, e vedrete che 11 minuti per trovare una sosta attraversare il parcheggio sono più che accettabili.
Come dicevo, biglietto in mano ci presentiamo davanti ai tornelli. Assoluta mancanza di coda, strisciamo il biglietto et voilà siamo dentro.
Da adesso inizia il nostro percorso di visitatori cercando di immedesimarsi in coloro che sono rimasti alla età della pietra fino ai più tecnologizzati e girano per gli stand sapendo già dove andare perché utilizzano tutti gli strumenti per farlo. Anche qui però dobbiamo tornare ai numeri. Dati ufficiali del Vinitaly parlano di oltre 4.300 cantine ospitate per un totale di oltre 15.000 vini in degustazione.
Distribuzione dei percorsi
E’ folle pensare di andare ad una manifestazione del genere cercando delle cantine avendo come unica informazione il nome e la regione di appartenenza. Dal momento che si accede al padiglione di riferimento con solo queste indicazioni si ha una sola strada, leggere le indicazioni sulla cartellonistica posta davanti ad ogni stand. Insomma si perde la maggior parte del tempo vagabondando senza meta. Quindi cari degustatori preistorici se arrivate al Vinitaly in queste condizioni non potete dare la colpa all’ organizzazione se a fine giornata avete assaggiato 3 cantine. A meno che il vostro intento non sia quello andare a questa manifestazione girovagando e lasciarvi accompagnare dalle sensazioni e bere ciò che più vi ispira.
Ma torniamo nel 2018. Quindi abbiamo applicato il secondo metodo, un po’ più moderno ma non attualissimo ,una volta compilata la nostra lista di cantine abbiamo cercato sul sito Vinitaly in quale stand si trovassero fisicamente. Bene, abbiamo raggiunto il padiglione di appartenenza e una volta arrivati allo stand di riferimento ci attende una cartellonistica dove una mappa ci indica esattamente dove si trova la cantina di interesse. Tempo impiegato? Una manciata di minuti. Se invece decidete di utilizzare gli strumenti informatici che mette a disposizione l’organizzazione il tempo di raggiungimento della cantina è legato esclusivamente dalla sua posizione rispetto all’ingresso, in alcuni casi la misurazione riporta tempi in secondi.
I servizi
Ma cosa succede durante il tour? Quanto si aspetta prima di assaggiare il prezioso nettare? Questo dipende da cantina a cantina. Le più gettonate possono impiegare anche diverse minuti prima di dedicarvi attenzione, ma nella maggioranza dei casi abbiamo sempre trovato terreno libero.
Le tempistiche sono rispettate anche in termini di accesso ai servizi igienici. Abbiamo usufruito nel periodo di maggior affluenza, ore 15 per intenderci, dei bagni di fronte all’ingresso Re Teodorico. Davanti a noi una persona in attesa. Un minuto di attesa ed è il nostro turno.
La situazione è diversa per le aree in cui si fa ristorazione. Abbiamo rinunciato ad acquistare l’acqua in quanto la coda aveva superato il nostro limite di attesa. Facciamo riferimento all’area food “Dei Signori”, poco male, avevamo le nostre riserve.
All’uscita tante alternative
Ebbene l’ultima misurazione è stata fatta all’uscita. Ne abbiamo fatte due utilizzando due sistemi diversi. Alcuni di noi sono usciti alle ore 16.55, un’ora prima della chiusura, dal momento che siamo saliti in auto al momento in cui abbiamo intrapreso la strada per l’albergo abbiamo impiegato 4 minuti. A questo va compreso il tempo per pagare la fruizione della sosta.
La seconda misurazione è stata fatta subito dopo le 18. Inutile dire che i tempi si sono allungati e di molto. E’ importante sempre riportare i numeri, 32 mila persone che abbandonano quasi simultaneamente l’evento inducono gioco forza questa situazione. Attenzione perché abbiamo misurato una terza uscita, o meglio un’altra soluzione di uscita che offre il vinitaly, ossia i bus. Con pochissimi minuti di attesa e pochi minuti di viaggio si raggiunge la stazione di Porta Nuova.
Tiriamo le somme
Sembra che le rilevazioni da noi fatte abbiano dato esiti confortevoli rispetto alla portata dell’evento. Ma non c’è proprio niente di migliorabile? In effetti qualcosa c’è, e torniamo sempre ai numeri. I posti per sedersi e riposare mente e corpo sono veramente pochi. Considerando che al Vinitaly partecipano visitatori di tutte le età risulta poco piacevole dover vedere queste persone recuperare energie seduti sui muri delle aiuole o sugli scalini esterni alle strutture food. Chiaramente non si vuole far diventare Vinitaly un bivacco ma dato che comunque i visitatori trovano soluzioni alternative alle sedie anche al costo di sedersi a terra tanto vale fornire un’area relax dove poter ritemprarsi.
Vinitaly sotto questi aspetti ci risulta un evento di ottima vivibilità, sicuramente migliorabile, ma ci siamo chiesti quanto possiamo fare noi visitatori per ottimizzare questi tempi. Basta poco, utilizzando le navette, le app e i servizi messi a disposizione ma soprattutto con un po’ di buon senso all’interno della fiera diminuirebbero i tempi di attesa per uscire dal parcheggio. Così come i tempi di attesa per davanti ad un banco di assaggio ma soprattutto i tempi per raggiungere gli stand dove durante il percorso gruppi di gioviali degustatori impedisco il normale flusso.
Ora che hai chiaro lo svolgimento e i tempo del vinittaly ti consigliamo di leggere in nostri due articoli sulla nostra esperienza degustativa del Sauvignon blanc e come partecipare a Vinitaly in the city.