Torna il wine show per la terza volta. La location è stata spostata a Todi, rimane sempre in terra umbra distanziandosi poco meno di 35 chilometri da Orvieto, dove si sono volte le precedenti edizioni. Edizioni che ci hanno piacevolmente impressionato per organizzazione e ospitalità. Il giorno 9 e 10 giugno non potremo mancare. Per quali motivi? Diversi. Abbiamo fatto un check delle opportunità che troviamo in questo evento che riassumiamo in breve in 7 punti ( ma potrebbero essere molti di più).
Buona organizzazione delle edizioni precedenti
Come anticipato, nelle scorse due edizioni abbiamo trovato piacevole e gratificante partecipare al Wine show. La comunicazione dell’evento è stata sempre puntuale e dettagliata, facilità di accesso alle aree degustazione, buona presenza dei servizi di spostamento verso la fiera. Inoltre abbiamo trovato un efficace controllo verso i visitatori, tanto da evitare spiacevoli situazioni generate dall’abuso di alcol. Le degustazioni sono sempre gestite da personale qualificate e mai banali. Interessanti le idee che ruotano intorno al wine show, quali la presenza delle attività artistiche e il wine show off dove è possibile fare scoperte diverse dal mondo vino.
Degustazione di oltre 100 cantine
Al momento in cui scriviamo sul sito ufficiale Wine show sono elencate 112 cantine che hanno aderito alla manifestazione. Oltre alla buona presenza di vini da tutta Italia ( e non solo) è piacevole prendere atto che anche quest’anno un numero importante di cantine umbre hanno confermato la loro partecipazione. Il wine show ad oggi sembra proporsi come uno dei canali più importanti per la divulgazione della cultura enologica del cuore geografico d’Italia.
Possibilità di confrontarsi con i produttori
Nelle scorse edizioni abbiamo notato una massiccia presenza dei produttori o loro referenti ai banchi d’assaggio. E’ una scelta sicuramente importante .E’ un’ opportunità per i professionisti del settore i quali possono confrontarsi con le cantine e gli agenti in un clima sicuramente meno caotico di altri eventi numericamente più caotici. Nelle scorse edizioni abbiamo parlato con produttori, agenti e rappresentanti che ben si prestavano a presentarci i loro prodotti senza la frenesia di gestire l’affollamento al banco di assaggio. Professionisti del settore che trovano in questo evento uno spazio dove possono presentate la loro azienda senza ansie da prestazione.
Si conosce l’intera Umbria in un solo colpo
Il wine show diventa punto di riferimento della viticoltura umbra. La regione ospite occupa infatti una buona parte degli stand a disposizione. Aziende che rappresentano le due Docg e tutte le doc del territorio permetteranno di scoprire in due giorni tutti i segreti dei loro vini. Inoltre il wine tour e le degustazioni guidate possono diventare un’ occasione per conoscere territori, storie e tradizione di questa regione. In un solo colpo sarà possibile per professionisti del settore e semplici appassionati dedicarsi interamente al Grechetto, al Sangiovese e al Sagrantino. Sarà possibile immergesi nella doc orvietana oppure scoprire i piaceri del trebbiano spoletino. Non mancherà la possibilità di conoscere il mondo enologico del Trasimeno o dell’Alto tiberino.
Non solo vino
Anche quest’anno il wine show non è solo vino. La manifestazione si tingerà di verde grazie al wine show off, uno spazio interamente dedicato ai produttori di olio. Sembrano essere molte le varietà in degustazione. Il wine show odorerà anche di luppolo. I birrifici anche avranno uno spazio dedicato in cui presentare i loro prodotti e illustrare il metodo di produzione.
Cooking show
Non poteva mancare uno spazio dedicato al cibo e alla cucina. E tale spazio non poteva che essere gestito da uno chef che rappresentasse l’anima umbra ai fornelli. Catia Ciofo “Chef della passione”, creerà un piatto su misura per Todi, un piatto che ne rifletta il carattere e che avrà come protagonista l’aquila. Nel percorso degustativo l’abbinamento con il vino sarà in collaborazione con i sommelier Fisar di Orvieto.
Visita Todi
Affascinante paese nella valle del Tevere a 400 metri di altitudine immerso tra panorami e natura. Un luogo di interesse culturale e storico. Non mancherà una passeggiate tra le splendide vie del centro fino a piazza del popolo. Approfitteremo dell’evento come pretesto per visitare la bramantesca Chiesa della Consolazione e la chiesa di San Fortunato, patrono della città. Non credo riusciremo a visitare la Todi sotterranea, ma per i più curiosi invito a vedere il servizio su Voyager di circa tre mesi fa. Siamo anche fortunati che il wine show sarà ospitato in quattro siti turistici della città di Todi: il palazzo del popolo, il palazzo del capitano, il nido dell’aquila, e il teatro comunale. Qui uniremo l’utile al dilettevole, il vino alla cultura.
Sette buoni motivi per essere presenti al Wine show. Noi ci saremo e vi aggiorneremo subito dopo la manifestazione con un nuovo articolo.