A Salaparuta una giovane cantina che ha già molto da insegnare, Leonarda Tardi.
Cantina Leonarda Tardi, il nuovo che avanza. Una scoperta nata quasi per caso. La Sicilia è territorio colmo di cultura enogastronomica e avventurarsi in queste terre è sempre un momento propizio per arricchirsi di aneddoti e curiosità. Ci si inebria di sapori e profumi tipiche di una regione che emana esclusività. Ma il caso ci ha portato qui, da Leonarda Tardi, e le passioni e i sentimenti ci hanno spinto a riportare su questa pagina la testimonianza di un nuovo che avanza.
Nel panorama di Salaparuta fino a due anni fa la famiglia Mazzara coltivava uva da destinare alla cantina sociale dei quali erano soci. Una famiglia che ha speso generazioni tra vigne e vigneti trascinando con se il desiderio di valorizzare il proprio territorio. Desiderio che diventa realtà con l’ultima di queste generazioni che fa capo ai fratelli Calogero ed Eliana Mazzara, i quali , appunto poco più di due anni fa, ha cambiato rotta alla nave e intrapreso il progetto di dar vita ad un proprio marchio.
La nuova generazione
Il passato non si dimentica, e anzi dal sudore dei predecessori è possibile avere a disposizione la struttura portante del nuovo progetto, e il riconoscimento dell’importanza della propria storia risiede nel nome del marchio stesso. Leonarda Tardi, madre dei fratelli Mazzara, prese sulle sue spalle l’eredità lasciata dal marito sobbarcandosi fatiche e sudori,e consegnando a Calogero ed Eliana una proprietà pronta a fare il salto di qualità.
I fratelli sono il nuovo che avanza. In questo caso il nuovo che avanza è intriso di intraprendenza. In poco tempo decidono di sfruttare in modo nuovo i 7,5 ettari di terreno con superficie vitata per produrre i primi propri vini. Eliana Mazzara, con la quale abbiamo scambiato due chiacchiere, ci ha dato l’idea di una persona dinamica, abile. Mentre Calogero si dedicata interamente alla produzione, lei si occupa di commercializzare le etichette. E se dal sud dell’Italia i residenti cercano fortuna spostandosi in lidi migliori, lei decide di viaggiare per la penisola e oltralpe per promuovere il proprio territorio.
“Papà è quello che ci ha dato la retta via, mamma ha fatto molti sacrifici per lasciarci questi terreni e abbiamo dedicato a lei questa cantina. La maggior parte della vendita è in Italia, molto al nord. All’estero siamo in Russia, Germania, Olanda e Portogallo. Per ottenere questi risultati abbiamo partecipato ad eventi e fiere. Abbiamo investito cercando di capire il mercato del luogo e privilegiando il contatto diretto con chi vende il nostro prodotto”.
I vigneti a Salaparuta
I terreni aziendali sono dislocati in varie zone di Salaparuta tra i 200 metri ai 600 metri sul livello del mare. Sulle colline più basse troviamo lo chardonnay e il nero d’avola, salendo si trovano i vigneti giovani di catarratto. Il vitigno bianco autoctono è stato impiantato circa 7 anni fa a differenza dei primi due che hanno il doppio dei suoi anni. Si fa una raccolta in periodi diversi. Lo Chardonnay quest’anno è stato vendemmiato ad inizio agosto mentre il Nero d’Avola a fine agosto. Per il Catarratto è stata necessaria la vendemmia a fine settembre.
I terreni sono argillosi e godono di ottima esposizione, l’altezza riesce a mitigare il caldo estivo regionale favorendo anche una discreta escursione termica. Caratteristiche che influenzano decisamente i vitigni a bacca bianca.
L’azienda Leonarda Tardi si è presentata al momento con due sole etichette, il blend Chardonnay e Catarratto viene prodotto in circa 16 mila bottiglia, mentre il nero d’avola in purezza raggiunge le 20 mila unità. Eliana ci illustra la strategia sui vini “Non è un nero d’avola spugnoso, abbiamo voluto un prodotto più morbido. Il bianco invece è vellutato e facilmente abbinabile. Vini che sono nati per essere pronti subito.”
Chardonnay e Catarratto 2017. Le uve vengono vinificate separatamente e lasciate 6 mesi in d’acciaio per poi essere assemblate e affinate sempre in acciaio per un’ulteriore mese prima dell’imbottigliamento. Un vino pulito, sincero, schietto. Non ama fronzoli. Il colore giallo chiaro vivace lascia intendere un carattere giovane e scalpitante, in bocca però risulta invece ben equilibrato. La freschezza ben si combina con le componenti morbide. Un vino con un buon corpo a fronte dei suoi 13° alcolici. Al naso spicca subito una componente agrumata e citrica, a seguire dei fiori di campo e una lontana quanto sottile mineralità. In bocca ha un media persistenza che tramonta lasciando al palato una sensazione gradevole di mandorla amara. Un vino che accompagna antipasti e primi piatti anche a base di pesce non troppo elaborati. Risulta in sintesi delicato e piacevole.
Nero D’avola 2016. Le uve vengono raccolte e vinificate in acciaio per 6 mesi. Alla luce sprigiona un colore rosso rubino intenso con l’unghia rosso porpora. Un vino per chi ama sentori forti e decisi di mirtilli, more, ribes, amarene e fragoline di bosco, tutti facilmente distinguibili. Un respiro di questo Nero D’Avola potrebbe sostituire una passeggiata nei boschi sotto l’aspetto olfattivo. In seconda battuta emergono sentori di fogliame alternata a profumi di anice e terra. Un vino che rispecchia al naso il territorio. In bocca conferma quanto Eliana ci aveva raccontato, un prodotto morbido con tannino vellutato. Un vino che dopo due anni riesce a dare il meglio di se. Nel retrogusto ritornano prepotenti i profumi dei frutti di bosco. Da abbinare a secondi piatti con sapori non troppi decisi, magari con un pizzico di piccante ma senza mai esagerare.
Progetti, etica e moralità
Leonarda Tardi è una Cantina Giovane che non ha intenzione di fermarsi, anzi vuole viaggiare veloce. In cantiere due progetti interessanti a breve – medio termine. “Abbiamo come prossimo step il Catarratto spumantizzato. E’ un progetto impegnativo. Ma poi avremmo uno spumante da aggiungere alla nostra linea. In secondo luogo vorremmo acquisire altri terreni anche in territori diversi da Salaparuta”. Idee che sono nate da un successo inaspettato per una azienda neonata e che hanno trasmesso ambizione alla famiglia Mazzara, “Dalla prima alla seconda vendita abbiamo avuto un incremento del 50%. Ci siamo mossi molto e il vino ha riscosso successo. Questo ci ha dato soddisfazione e convinzione”.
Non solo vini interessanti tra tradizione ed innovazione ma anche principi morali ed etica forte alimentano Calogero ed Eliana. L’azienda fa parte dell’associazione Libero Futuro No Pizzo “Noi siamo stati i primi ad avere in bottiglia lo stemma di NO PIZZO. Libero futuro ha dato più consapevolezza e trasmesso meno paura. Il nostro è stato un atto preventivo. Abbiamo messo le cose in chiaro”.
Ci siamo sicuramente arricchiti, senza dubbio. Anche nelle piccole aziende, quelle giovani,è possibile scoprire cose importanti e siamo sempre più contenti di averle raccontate. Nell’ articolo scorso abbiamo parlato del legame tra vino e solidarietà. Oggi abbiamo avuto modo di scoprire che è legalità e aiuto verso chi si ribella alla criminalità.