Degustazioni dei vini

Cantina La Salute. Un Colosso tra i giganti.

Cantina La Salute. Un Colosso tra i giganti. Il buon vino questa volta ci ha portato nel trevigiano, ed esattamente a Ponte di Piave, sulle coste del corso del fiume dove prende vita la cantina La Salute.

Un nome insolito che racchiude in se storie di tradizioni, eventi e persone che hanno costruito un gigante tra i colossi. Un’azienda nata sulla forza e sulla convinzioni delle idee. Puntando forte sul prodotto autoctono ed investendo sulle risorse umane e territoriali. Credendo fermamente nel proprio lavoro e nell’esigenza di offrire un prodotto di alta qualità massimizzando la soddisfazione degli associati e limitando la spesa del consumatore.

Continua a leggere

Pietro Cassina. L’Alto Piemonte tra Lessona e Bramaterra.

Pietro CassinaPietro Cassina. L’Alto Piemonte tra Lessona e Bramaterra. Risalendo l’Italia del vino si giunge nei luoghi del Nebbiolo dove le Alpi creano un clima sui generis e dove il territorio si forgia dell’unicità esplosiva del super vulcano che milioni di anni fa ha scoperchiato il suolo fino a 25 km di profondità, da cui oggi affiorano strati di origine magmatica. L’Alto Piemonte, incastonato tra le provincie di Biella, Vercelli e Novara. Continue reading Pietro Cassina. L’Alto Piemonte tra Lessona e Bramaterra.

Tenuta Uccellina. Spiccano il volo gli autoctoni romagnoli.

Tenuta Uccellina

Il nostro percorso di scoperta di nuove piccole grandi realtà fa tappa a Russi, in provincia di Ravenna. Qui troviamo Tenuta Uccellina, porta bandiera di una viticoltura incentrata sulla valorizzazione dell’autoctono locale. Scopriamo questa cantina accompagnati da Hermes Rusticali, titolare dell’azienda. La vita lo ha portato dai campi di calcio ai campi d’uva affiancando i genitori in questa impresa.

Non lo ha fatto certo in punta di piedi. E’ entrato a gamba tesa come un difensore vecchia maniera stile Giorgio Chiellini o se preferite Paolo Montero. Dopo aver attaccato gli scarpini al chiodo decide di difendere il progetto familiare ed espanderlo in cerca di trofei e lo fa partendo da una laurea in enologia che gli permette di fornire valore aggiunto non indifferente ad una realtà che già navigava con disinvoltura. “A 21 anni capiì che da lì a 7-8 anni non mi sarei visto calciatore. Decisi quindi di riprendere i miei studi e sostenere l’attività di famiglia”. Continua a leggere.

Castel Mimi. Il regno del vino moldavo.

Castel Mimi non è solo una cantina. E’ una leggenda moldava del vino. Un luogo ricco di storia e intriso di aneddoti. Un’azienda che ha visto passare davanti a se 120 anni di storia, costruendosi nel periodo dei primi pionieri occidentali del vino, per poi passare al riconoscimento dei venti dell’est invadendo mercati a nord e ad occidente. Per poi reinventarsi nel periodo comunista e rilanciarsi in grande stile con l’arrivo del nuovo millennio. Continua a leggere.

Alessandro Mo. La fatina celtica dei vini del Monferrato.

 

Un bel confronto, una nuova conoscenza nel mondo del vino. Una chiacchierata con Alessandro Mo intorno all’Asti, il barbera, l’ arneis e come una piccola cantina dal cuore grande si reinventa mantenendo saldo il legame con la tradizione. Il giovane produttore nei suoi racconti apre le porte ad un storia nella storia del monferrato. Con la semplicità e l’umiltà che lo contraddistinguono scopriamo un vignaiolo vero, o meglio un enotecnico, che, con timidezza social e la sua gelosa riservatezza, decide in punta di piedi mostrare il suo lavoro nell’immensità delle proposte dell’Asti. Continua a leggere.

Chateau Cojusna. Il vino moldavo dal medioevo ad oggi.

Continuiamo la scoperta della viticoltura Moldava  dopo Purcari e Cricova. Questa volta attraverso un viaggio nel passato. Farsi proiettarsi nel medioevo e scoprire nel tempo di una degustazione la storia e la tradizione del vino di questo paese. A soli 15 km a nord di Chisinau, capitale della Moldavia, e nel cuore della nazione si trova Chateau Cojusna. Il nome della cantina viene identificato come Migdal-P, mentre la definizione di Chateau Cojusna richiama il vecchio castello che risiede nella piccola città moldava nel distretto di Straseni. La zona di produzione è conosciuta come Codru e potreste scoprirla leggendo il nostro precedente articolo. Continua a leggere

Lavrencic. La Slovenia del vino con Matej Velikonja.

Lavrencic. La Slovenia del vino con Matej Velikonja. E’ stata la fortuna e il caso a permettermi di conoscere Matej Velikonja. L’ho incontrato in un momento in cui la mia curiosità verso i vini sloveni iniziava a farsi strada. I miei studi e approfondimenti verso il collio e i colli orientali del friuli, un poco alla volta, mi hanno trascinato in un vortice tale da spingermi ad oltrepassare il confine nazionale e strizzare l’occhio al naturale proseguimento di questa regione italiana. E la Slovenia in effetti è riuscita a completare il puzzle che stavo costruendo intorno a quei vini e territori che venivano divisi dalle prealpi giulie e il carso. Divisione fisica e naturale ma che in realtà nascondeva delle comunanze assai marcate. Continua a leggere.

Gvymarani. Georgia e biodinamica con Yulia Zhdanova.

Gvymarani. Georgia e biodinamica raccontati da Yulia Zhdanova. Espandiamo i nostri confini e andiamo a conoscere una terra lontana. Una terra millenaria. La storia sembra assegnare a questi luoghi la nascita del vino. Le leggende locali narrano che quando Dio stava distribuendo i territori ai popoli del mondo i georgiani arrivarono  per ultimi. Giustificarono il loro ritardo affermando che stavano festeggiando e brindando alla salute del signore. Dio decise di premiarli affidando loro la terra che aveva tenuto per se. Nasce quindi la Georgia, terra del signore, in virtù di brindisi e bevute. Terra del vino. Continua a leggere.

Cricova. Alla scoperta di Codru e dei suoi Metodo Classico.

Cricova è una delle più importanti aziende vitivinicole Moldave con alle spalle una storia singolare. Oggi potremmo definirla la cantina dei record con i suoi 120 km di gallerie sotterranee. Gallerie che ospitano vini provenienti da tutto il mondo.

Al suo interno oltre le innumerevoli botti, sostano milioni  di bottiglie. A 80 metri circa sotto la superficie si trova una vera e propria città, percorribile in automobile, dove poter ammirare i diversi settori della maestosa cantina. Continua a leggere

Progetto Acroneo di Francesco Bafaro, l’archeologo del vino.

AcroneoSe sieste degli appassionati di vino cui piacerebbe rivivere la viticoltura nell’antica Enotria e non avete a disposizione una DeLorean DMC-12 con flusso canalizzatore e 1,21 gigawatt, non disperate. E’ possibile fare un tuffo nel passato grazie a Francesco Gabriele Bafaro, l’archeologo del vino. E’ suo il progetto avviato ad Acri, in provincia di Cosenza, con il quale cerca di riprodurre le stesse metodologie di vinificazione del Bruzio. Acroneo è un progetto di Archeo-Vino nato dagli studi e dalla passione di Francesco Bafaro recuperando le fonti letterarie, iconografiche e archeologiche. Continua a leggere.